Teatro di Balbo
Costruito da Lucio Cornelio Balbo fu inaugurato nel 13 a. C. in un giorno in cui, per arrivarci, fu necessario utilizzare la barca a causa dell’inondazione del Tevere.
Il teatro sorse nei pressi dei portici della zona del Circo Flaminio, nell’area oggi occupata dai Palazzi Mattei e Caetani, con il lato curvo realizzato dalla parte di Via Paganica. Annesso al teatro e in parte sotterraneo, fu costruito un grande portico (Cripta Balbi) che si estendeva su tre lati dell’edificio scenico, nell’area oggi compresa tra le Vie Caetani, dei Delfini, dei Polacchi e delle Botteghe Oscure (chiamata così per via dei fornici del teatro e degli ambienti del portico, interrati e bui, occupati nel Medioevo dai fabbricanti di corde).
Al centro dell’area porticata (larga circa 67 m), secondo alcuni studiosi, doveva trovarsi una piccola costruzione identificata, con grandi dubbi, con il Tempio di Vulcano. Sul lato lungo del portico, contrapposto al teatro, si apriva un’ampia esedra semicircolare con un ambulacro interno formato da pilastri e coperto da una volta ad anello con una nicchia quadrata al centro. L’esedra, i cui resti sono stati riportati recentemente alla luce, nel II secolo d. C. fu trasformata in una grande latrina pubblica.
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