Il triclinio è il luogo dello stare insieme e del godere dei piaceri della tavola, fra gustoso cibo prodotto nella valle del Sarno e un buon vino delle pendici dei Monti Lattari, da assaporare sorso dopo sorso, magari allietati da animazioni per intrattenere gli ospiti. Quello della villa rustica di Carmiano, scoperta nell’entroterra stabiano, è un vero trionfo al dio Dioniso. Ora l’intero affresco è in mostra al Museo Libero D’Orsi nella Reggia di Quisisana, allestito come una vera e propria scenografia, che evoca l’abitabilità del triclinio della villa rustica.
Grandi pannelli
L‘affresco triclinare di epoca neroniana è infatti dominato da grandi pannelli su fondo rosso che trasudano di spirito dionisiaco, esaltato dalla scena centrale con il corteo del dio e di Arianna, seduti su un carro trainato da due tori. Nelle pareti laterali troviamo invece Nettuno e Amymone, una delle Danaidi insidiata da un eccitato satiro e salvata dal dio che da lei – come racconta Eschilo – ebbe poi il figlio Nauplio; sul lato opposto c’è invece Bacco, in compagnia di una divinità femminile, nell’atto di dispensare i beni della terra in groppa a un cavallo marino.
Fonte: pagina Facebook Pompeii-Parco Archeologico
Ph. Francesco Squeglia
Commenta per primo