Era la festa di Cerere, divinità delle messi e della fertilità. Processioni di giovani donne vestite di bianco sfilavano per la città e gli spalti delle arene si animavano per i Ludi Cerealici, giochi e spettacoli dove di nuovo era d’obbligo la tunica bianca.

Dea della crescita

Cerere, già presente nel pantheon italico, è una delle figure più antiche e centrali della religione ufficiale romana: dea della crescita, madre della terra, protettrice dei campi. Propiziarla con gli onori dovuti significava assicurarsi una fornitura di grano adeguata e abbondante per l’anno intero.
La filiera del grano con tutto il suo indotto era una delle principali fonti di ricchezza, coinvolgendo lavoratori e proprietari dei campi, fornai, venditori ambulanti. A Pompei sono stati trovati ben 35 pistrina (panifici), tra le attività commerciali più redditizie, insieme a numerosi semi, granaglie varie e ben 80 pagnotte.

Fonte: pagina Facebook Pompeii-Parco Archeologico

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