La musica a Pompei si può suddividere in tre grandi contesti: religioso, in rapporto a particolari culti, come quelli dionisiaci, e alle cerimonie funerarie partecipative; oppure sociale, relativa a feste, banchetti e spettacoli teatrali; infine ludico, privato o condiviso fra amici e appassionati, addirittura anche contro il malocchio.

Dimensione musicale

Certo che l’osservazione delle scene di musica e di strumenti nell’iconografia pompeiana fa rievocare ancestrali tradizioni sonore, animate da cimbali, flauti, tibie, crotali, sistri, cetre, nacchere… Emerge talvolta una dimensione musicale espressione di ‘trance’ mistica, di possessione divina o di sana gioia di vivere.

Fonte: pagina Facebook Pompeii-Parco Archeologico

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