Inaugurata il 22 settembre al MACRO Testaccio, “FotoGrafia”, il Festival Internazionale di Roma, giunge alla sua decima edizione ed e’ ormai un appuntamento fisso per la promozione della fotografia contemporanea.
Diretta sin dalla prima edizione da Marco Delogu, la manifestazione si svolge per circa un mese nei grandi spazi del MACRO, ma anche in altre sedi, sparse per la citta’, che aderiscono all’iniziativa.
Nel presentarla, il direttore del MACRO, Bartolomeo Pietromarchi, ha affermato che “FotoGrafia da quest’anno diventa parte integrante del MACRO”, mentre Delogu ha evidenziato “il linguaggio comune con questo centro espositivo, arricchito anche dalla presenza dei protagonisti della Mostra”.
Il tema di quest’anno e’ “Motherland”, terra-madre, per vivere attraverso le immagini degli autori quel particolare rapporto che si crea tra la fotografia e il territorio, la relazione e l’appartenenza, o, addirittura, l’identificazione con un luogo.
Numerosi i fotografi internazionali rappresentati, da Alec Soth, con immagini di Roma attraverso il suo obiettivo e cinque fotografie da “Sleeping by the Mississippi”, il suo primo libro dedicato al racconto del grande fiume presso il quale lui e’ nato, a Tod Papageorge e il suo Central Park, a Eric Poitevin all’Accademia di Francia, a Villa Medici. Ma anche fotografi italiani come Guido Guidi, Paolo Ventura e Antonio Biasiucci, con una sua personale raffigurazione della sua Napoli, una Napoli “nera”: un muro di trenta fotografie sintetizza 30 anni della citta’. C’e’ poi una particolare trasposizione in immagini dell’Inferno dantesco, a cura di Valentina Vannicola.
Inoltre, partecipano al programma di FotoGrafia alcune Accademie internazionali, quali l’American Academy in Rome, con la mostra “Ritratti” di Milton Gendel, a cura di Peter Benson Miller; la Reale Accademia di Spagna, con la collettiva “Pandora” di un gruppo di giovani curatrici spagnole e, infine, come si e’ detto, l’Accademia di Francia con “Eric Poitevin – Photographies”, a cura di Eric de Chassey.