Due anni fa, ho pubblicato il mio romanzo Influencer, un’opera che racconta la commistione tra politica, corruzione e l’uso strategico dei social media da parte dei leader politici. Il libro, pubblicato da Le Parche Edizioni e accolto con interesse da diverse realtà locali e nazionali, ha venduto diverse copie in un percorso indipendente e appassionato. Un piccolo successo per un autore esordiente che ha voluto riflettere sulle dinamiche di potere nella società contemporanea. In questi giorni, però, mi sono imbattuto in una notizia che mi ha lasciato perplesso: Matteo Renzi, ex Presidente del Consiglio, annuncia l’uscita del suo nuovo romanzo intitolato L’Influencer. Un titolo che, a parte l’aggiunta dell’articolo determinativo, rispecchia in modo sorprendente il nome del mio libro, pubblicato ben due anni fa. Naturalmente, non voglio insinuare nulla. Renzi avrà sicuramente sviluppato la sua opera in modo indipendente, ispirandosi alla sua esperienza politica e al contesto attuale. Tuttavia, non posso fare a meno di notare quanto questa coincidenza di titoli e tematiche possa far riflettere. Il suo libro si presenta come un’analisi narrativa del rapporto tra politica e social media, proprio come il mio.
Quando l’originalità si scontra con il mainstream
Non posso che chiedermi: se avessi avuto la visibilità di un personaggio pubblico come Matteo Renzi, oggi il mio libro Influencer avrebbe potuto ricevere maggiore attenzione? È evidente come la visibilità e il potere mediatico possano amplificare il messaggio, ma quanto spazio rimane per gli autori indipendenti che vogliono raccontare storie importanti? Sono felice che Renzi abbia deciso di affrontare un tema tanto cruciale, ma allo stesso tempo mi interrogo su quanto sia facile per i “piccoli” autori vedere il loro lavoro oscurato o, peggio, confuso
con quello di chi dispone di una macchina comunicativa ben più grande.
Una lettera aperta a Matteo Renzi
Caro Matteo,
Non so se ti sei mai imbattuto nel mio libro, ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensi di questa curiosa somiglianza. Credo che entrambi abbiamo a cuore il rapporto tra politica e nuovi media, e sarebbe interessante confrontarci su come questo stia cambiando il panorama della comunicazione e della leadership. Spero che il tuo libro possa stimolare il dibattito su questi temi. Nel frattempo, invito chiunque voglia scoprire Influencer a leggere la mia opera, disponibile presso ogni store digitale e disponibile in ogni libreria: https://amzn.eu/d/fdYlEPw
Conclusione
Questa non è una polemica, ma un’opportunità per riflettere su come il mondo editoriale e quello politico si influenzino a vicenda. Da autore indipendente, continuerò a raccontare le storie che ritengo importanti, consapevole che solo attraverso il dialogo e il confronto si può crescere.
Se vuoi approfondire la vicenda o hai qualcosa da dire su questa strana coincidenza, scrivimi o contattami sui miei canali social. Perché la cultura e il dialogo, almeno, non possono essere monopolizzati.
Commenta per primo