E’ trascorso poco più di un anno e finalmente ieri è stato consegnato al pubblico il quarto hangar, quello denominato “skema” con una cerimonia a cui hanno preso parte numerosissime personalità politiche e militari, accolte dal comandante delle Scuole dell’Aeronautica Militare, generale di squadra aerea Giampiero Gargini.
Il benvenuto è stato dato dal colonnello pilota Alessandro Gresta che ha poi presentato l’intervento del capo di stato maggiore dell’Aeronautica Militare, generale di squadra aerea Daniele, Tei che ha tenuto a ringraziare tutti coloro che si preoccupano di conservare ed ampliare con varie donazioni di reperti storici il Museo di Vigna di Valle.
Studiato e progettato da ufficiali ingegneri del Genio Aeronautico, il 4° hangar del Museo è un’opera di notevoli dimensioni, ben 80×40 metri.
Collocato su un’ area ricavata dallo sbancamento di circa 100.000 m3 di roccia e realizzato in cemento armato vibrato ad elementi prefabbricati, l’hangar Skema è unito al padiglione Badoni da un corpo di collegamento.
Il manufatto, realizzato dalla società di costruzione Skema a partire dall’anno 1986, con suoi 4.200 m2 di superficie, 3.200 del piano terra e 1.000 del piano sopraelevato, consente la presentazione dei velivoli su due livelli ed è idoneo per una sistemazione più razionale e organica dei velivoli a getto, con il vantaggio di alleggerire alcune aree dell’hangar Badoni destinate ai plurimotori da trasporto, collegamento, antisom e soccorso.
I lavori che hanno interessato l’ammodernamento del padiglione sono stati il rifacimento del pavimento riscaldabile e, soprattutto, la costruzione di una tettoia esterna, collegata all’hangar, che garantisce un aumento della superficie espositiva di circa 1.000 m2. Tutto ciò ha contribuito a rendere possibile l’introduzione, all’interno del Museo, di nuovi aeromobili tra cui l’elicottero Agusta Bell AB204 B, il velivolo prototipo Aermacchi MB323 e, prossimamente, l’AMX.
Il progetto di costruzione del padiglione, denominato poi “Skema”, era nato nel lontano 1978 ad un anno di distanza dall’apertura del Museo, in previsione dell’arrivo di velivoli storici che dalle linee di volo, dal recupero presso società aeronautiche o da privati, da scambi con altri paesi o da fortunati ritrovamenti si sarebbero, negli anni, affiancati agli esemplari già in mostra.
Notevole l’affluenza di estimatori del museo che hanno assistito alla cerimonia che prevedeva tra l’altro la presentazione di una targa a ricordo del generale di squadra aerea Giuseppe Pesce, ideatore e promotore del moderno museo aeronautico.
In onore dell’aviatore Italo Balbo, il due volte trasvolatore dell’Atlantico, è stata inoltre inserita all’interno dell’hangar “Velo”, una nuova teca contenente preziosi cimeli donati al museo dal figlio Paolo.
Tra questi la chiave della città di Chicago, offerta all’aviatore in occasione della seconda crociera del 1933; una lettera autografa dell’allora presidente degli Stati Uniti F.D. Roosvelt, che lo insigniva della Distinguished Flying Cross e una delle spade di Giuseppe Garibaldi, donata a Balbo dalla città di La Maddalena.
Renato Magrelli
[foldergallery folder=”cms/file/BLOG/250/” title=”250″]
Commenta per primo