Prosegue il “Progetto Donna” nel suo percorso d’incontri e d’informazione. L’appuntamento di lunedì 15 marzo ha sviluppato come da programma, i temi della tutela del lavoro con riferimento ai diritti sindacali e legali delle lavoratrici, la tutela della maternità e della paternità, la malattia e la pensione.
Interessante la comunicazione con la cittadinanza in un clima amichevole e di partecipazione. Scopo dei convegni è anche quello di fornire una corretta informazione in termini semplici, diretti, lasciando spazio a interventi e riflessioni. Bisogna quindi, per dovere di cronaca, rendere merito ai relatori che hanno fin dall’inizio esposto i loro interventi con questi criteri, coinvolgendo e garantendosi l’attenzione dei partecipanti anche su argomenti dai contenuti più tecnici.
Il primo segnale di questo clima confidenziale si è avvertito nell’intervento del primo relatore del convegno, il  Dott. Nicola Magnavita, Medico del Lavoro che ha esposto dati tecnici del territorio e personali riflessioni sull’occupazione femminile. Attraverso un accenno al percorso legislativo nel mondo lavorativo e di tutela della maternità sul posto di lavoro, ha trattato vari argomenti, dall’astensione obbligatoria in gravidanza, alla tutela della madre e del bambino contro i rischi chimici, fisici e psicosociali rispetto all’impiego della donna in mansioni equiparate, ma da tutelare durante la maternità. Ci ha informato che l’Italia è stato il primo Paese ad applicare per legge l’astensione obbligatoria in gravidanza, “ma purtroppo – ha aggiunto in una realistica riflessione – abbiamo ottime leggi ma applicazioni scadenti, perché non siamo ancora in piena uguaglianza tra uomo e donna e purtroppo ciò che tutela la legge non è spesso condiviso da usi e costumi e cultura tradizionalista”.
 L’intervento della Dott.ssa Letizia Crisafulli  Segretario Aziendale UIL e membro Comitato Pari Opportunità ha messo in evidenza gli aspetti sindacali delle lavoratrici, fornendo ragguagli sindacali e contratti collettivi di lavoro. Nell’ottica di una breve carrellata di date ed eventi la relatrice ci ha ragguagliato sulle tappe storiche e sui traguardi che negli anni hanno patrocinato l’universo femminile. Si è quindi posta maggiore attenzione alle donne lavoratrici partendo dal 1971 data che colloca l’istituzione per legge dell’asilo nido e la tutela della maternità, regolando per la prima volta le assenze per maternità, le ore di allattamento e il divieto di licenziamento entro il primo anno di vita del bambino. Da questo punto di partenza la Dott.ssa Crisafulli ha percorso molti temi – “Qui porrei attenzione per ricordare quanto poco si è realizzato a trenta anni dalla legge e di quanto importante fosse poter disporre di nidi aziendali, allineati magari ai modelli scandinavi. Un’importante istituzione che permetterebbe alle donne di lavorare serenamente e contestualmente avere cura dei figli, senza obbligarle a una scelta tra famiglia e carriera”. Una riflessione e constatazione condivisa purtroppo dalle donne presenti.  Altre sono state le date che hanno offerto lo spunto a ulteriori riflessioni come la legge sul divorzio (1974), la legge di Parità tra i Genitori (1977), l’interruzione volontaria della gravidanza (1978), le uguali opportunità uomo-donna nel lavoro attraverso azioni positive (1991), la legge 866 per cui la violenza sessuale viene riconosciuta come un delitto contro la persona e non più contro la morale (1996), l’assegno di maternità per casalinghe e disoccupate (1999), il diritto all’assicurazione per infortuni domestici e la più recente legge del 2003 a sostegno e sviluppo dell’attività femminile e giovanile. L’intervento del segretario aziendale si è concluso con una nota ai dati statistici dell’attività lavorativa femminile, delineando una disparità occupazionale geografica e con punte d’inattività femminile al sud del 63,8% e il mancato rientro al lavoro dopo la maternità è pari a un quarto delle donne italiane tra i 25 e i 45 anni.”. Quest’ultimo dato” – ha concluso la relatrice – “ è determinato dai pochi uomini che richiedono il congedo parentale o lavorano a tempo parziale, solo il 7,4% contro il 32,6% delle donne, poiché le stesse restano maggiormente responsabili dell’assistenza ai figli e delle altre persone a carico”.
La Dott.ssa Carla Franceschelli con l’incarico di responsabile ASL ha voluto integrare il percorso attraverso un attento e proficuo lavoro d’informazione. Avvalendosi della sua esperienza medica e di conoscenza del nostro territorio, addentrandosi da esperta nel delicato mondo della maternità, ci ha offerto un ulteriore perfezionamento al tema, ma attraverso una prospettiva tutta femminile. Parlare della maternità come un naturale passaggio della vita di una donna è cosa risaputa, ma l’intervento della Dott.ssa Franceschelli, con evidenza ha posto l’attenzione sulla salute della madre e del bambino. 
Importanti i dati statistici, fra i quali il numero dei parti del nostro territorio, pari a 2817 donne residenti. Un elevato tasso di parti con taglio cesareo pari al 44,69%, dei quali solo il 15,20% è considerato medico, per non compromettere la salute del nascituro e della madre Con particolare attenzione medica la dottoressa ha voluto porre l’accento i primi, importantissimi attimi di vita del neonato “ è fondamentale l’allattamento al seno per la salute del bambino e della madre” – ha rilevato – “ che deve avvenire non oltre 2 ore dalla nascita. La maggiore cura delle strutture ospedaliere è dedicata al momento della nascita, quale tappa fondamentale per la salute della madre e del bambino”. La dottoressa ha esortato le donne ad avvalersi delle strutture  ospedaliere che offrono servizi come progetto “Percorso Nascita” – “Punto Nascita” che prevede già in Ospedale l’iscrizione al Pediatra di libera scelta e il primo appuntamento di controllo – Il Puerperio a domicilio, che segue anche le fasi dell’allattamento. A chiusura del suo intervento la Dott.ssa Franceschelli ha voluto affermare l’importanza dei Consultori Familiari e delle strutture che in un prossimo futuro accompagneranno la salute delle donne.
All’Assessore nonché Avvocato Andrea Piccioni è spettata l’incombenza di concludere, con il suo intervento, il lavoro della giornata attraverso l’aspetto legislativo e giuridico della tutela delle lavoratrici madri. Molteplici le leggi e le relative norme di applicabilità.  L’Avv. Piccioni ha trattato volutamente i temi di maggiore interesse collettivo, analizzando maggiormente il fondamento giuridico di tutela della salute durante la maternità, come la L. 1204/71 e la più recente L. 53/2000 denominata “ per il sostegno della maternità e della paternità”. Entrando nello specifico della materia legale ha ricordato l’importanza dell’astensione obbligatoria e delle varie mansioni interdette alle donne in gravidanza. Particolare interesse ha destato l’argomento “Trattamento contributivo in maternità” e “l’anticipazione TFR” e le relative procedure burocratiche. A termine dell’intervento dell’Avv. Piccioni , l’incontro si è concluso con l’intervento dei partecipanti, in uno scambio di opinioni e di saluti, con l’intento di ritrovarci lunedì prossimo per parlare e confrontarci su nuovi, ma sempre interessanti argomenti.