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Nel 1992, il rinomato architetto e designer Achille Castiglioni – fondatore del design italiano che ha collezionato nella sua vita dieci premi Compasso d’oro – creò un capolavoro senza tempo: una poltrona innovativa dalle linee eleganti che, con un semplice gesto, si trasformava in un comodo letto. Questo geniale progetto prese il nome di PoLet, un oggetto unico che univa funzionalità e stile in modo straordinario.

30 anni

A distanza di trent’anni, l’azienda Twils ha deciso di rendere omaggio a questa iconica creazione, editandola nuovamente e portandola in mostra a Venezia. L’occasione è l’esposizione “Materica. Tra design e saper fare”, curata da Paola Bellin e Luciano Setten, che si tiene in occasione della Venice Design Biennial.

4 giugno

E proprio domenica 04 giugno alle ore 18.00, nel suggestivo scenario di Fàbrica 33 a Cannaregio, sarà Giovanna Castiglioni, terzogenita di Achille Castiglioni e vice presidente nonché voce narrante della Fondazione omonima, a presentare PoLet.

Le linee raffinate del design trovano spazio nelle nostre vite quotidiane, spesso senza che ce ne rendessimo conto. Si intrecciano con le azioni, i momenti e le emozioni, diventando parte integrante delle nostre storie. Con uno spirito leggero e ironico attraverso la Design Therapy, Giovanna – seduta rigorosamente sulla poltrona stessa simbolo dell’ingegno di suo padre – guiderà gli spettatori alla scoperta di questo affascinante oggetto e si offrirà per rispondere alle domande e alle curiosità riguardanti il mondo del design e i suoi intrecci con la vita quotidiana. Sarà una sorta di terapia condivisa, un’opportunità per condividere idee e pensieri, ma anche per rendere omaggio alla mente creativa di Achille Castiglioni.

Ingresso gratuito

L’evento è ad ingresso gratuito e potrà essere l’occasione, per quanti non l’avessero ancora fatto, di ammirare le produzioni innovative che comunicano la re-invenzione dei materiali tradizionali presenti a “Materica. Tra design e saper fare” opera di designer ed artisti come Jaime Hayon, Elena Salmistraro e Nika Zupanc, JoeVelluto, Matteo Ragni, Franco Driusso, Marco Biegert e Andreas Funk, Luciano Setten e Janine Von Thüngen.

La mostra, aperta fino al 18 giugno, trova nella Forma e nella Materia il suo fil rouge: gli oggetti presentati suggeriscono nuove vie per esprimere la creatività e la sostenibilità, influenzati dall’arte, dalla filosofia e dall’etica che, interagendo tra loro, producono nuove visioni del progettare.