Nella Roma antica furono costruiti diversi circhi di carattere privato annessi alle grandi ville imperiali. Il più antico tra questi è il Circus Gai et Neronis (detto anche Circo Vaticano) costruito nel I secolo d.C. da Caligola, in una depressione del colle Vaticano. In quest’area periferica della città, si trovava la villa di sua madre, Agrippina Maggiore, il Circo venne eretto all’interno degli Horti, che l’Imperatore ereditò alla morte della madre nel 33 d.C. Il circo in un secondo tempo venne completato da Nerone.

Il Circus Gai et Neronis sembra fosse lungo, almeno, 500 metri, probabilmente, era in gran parte di legno con murature leggere integrate con opere di giardinaggio. Sulla spina, Caligola, nel 37 d.C., fece collocare un obelisco trasportato appositamente dall’Egitto (oggi Obelisco Vaticano) che venne utilizzato come palo attorno al quale giravano i carri in gara per arrivare al traguardo.

Il Circo era orientato in direzione Est/Ovest, lungo la Via Cornelia, come la successiva Basilica di San Pietro la cui navata sinistra corrisponde al lato lungo settentrionale del circo, mentre il lato curvo era, più o meno all’altezza, dell’abside della chiesa e il lato dei carceres si trovava poco oltre il colonnato del Bernini di Piazza San Pietro.

Il circo e i relativi Horti passarono poi a Nerone diventando demanio imperiale e, come ci riporta Tacito, proprio in questo circo, l’imperatore fece svolgere quegli “spettacoli” in cui trovarono la morte numerosi cristiani accusati di aver provocato il famoso incendio di Roma.

Al tempo di Caracalla, quando il circo era ormai in disuso, vi fu costruito un mausoleo rotondo (dal diametro di circa 34 metri) che, tra il V e il VI secolo d.C., venne trasformato nella chiesa chiamata: Rotonda di Sant’Andrea, demolita alla fine del settecento.

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