Il Circolo Ordine Futuro di Cerveteri riprende l’attività di controinformazione e cultura con un ciclo di incontri e conferenze dal titolo “Terre di Lotta”, per ripercorrere la storia di quei popoli che ancora oggi lottano per la propria indipendenza e autodeterminazione, tutto in contrapposizione al mondo d’oggi dove c’è chi invece “lotta” per il futile mascherato da necessario. Ci incontreremo quindi per parlare di queste comunità umane che non hanno mai gettato la spugna e si battono per riappropriarsi dei territori usurpati. Affronteremo prima fra tutte la questione dell’autodeterminazione dei popoli, della sua prima comparsa, di come venga regolata secondo il Diritto Internazionale e delle incertezze e buchi neri nell’ambito reale della sua applicazione.
Il giorno 8 ottobre con intervento di Fabio Polese redattore di Agenzia Stampa Italia, parleremo dei primi Ribelli che sono il popolo dell’Irlanda del Nord che da quasi un millennio tenta di ricacciare l’invasore britannico che li ha perseguitati, discriminati e sfrattati dalle proprie case, dalle proprie terre, rendendoli ospiti paganti, a casa propria, dei coloni  i nuovi proprietari terrieri. Nell’anniversario dell’unità di Italia non potevamo non dedicare una giornata ai protagonisti dell’avventura del Brigantaggio, che vide la luce proprio successivamente l’invasione dei piemontesi. Il 26 novembre in questa circostanza interverrà Simona Carucci Ass. Cult. Identità Europea, con la quale sfateremo molti miti, e se è vero che fino ad allora il sud era una delle terre più ricche e produttive sia dal punto di vita economico che culturale, è chiaro che i Briganti non furono altro che il popolo in rivolta contro la potenza invadente straniera. Argomento poco conosciuto e sul quale faremo luce è la questione del popolo Basco e dell’Eta. Il riconoscimento dello Stato di Palestina e la resa dei territori occupati ingiustamente da Israele sarà il quarto appuntamento, una secolare lotta non come crociata di fedeli ma geopolitica economica di strategia territoriale. Ci toccherà particolarmente il cuore la storia del popolo Karen in Birmania, dove la repressione della loro lotta si fa di giorno in giorno più cruda, impedendo addirittura l’arrivo degli aiuti umanitari, ed anche per esprimere la nostra più totale vicinanza parleremo della Comunità Solidarista Popoli, associazione da anni in prima linea in aiuto dei Karen.