“Lo spunto per la realizzazione dei miei quadri può derivare da un’immagine reale, ma durante il processo creativo trasformo tale immagine in una composizione molto diversa, quasi irriconoscibile”. Luciano Botta ha descritto con queste parole i suoi lavori durante l’inaugurazione della personale di pittura astratta che si è svolta giovedì scorso nella sala interna del caffè Grand’Italia. Amici ed estimatori dell’artista trevignanese di adozione hanno avuto modo di ammirare le numerose opere dipinte su tela con vivaci colori acrilici primari e secondari spesso puri, oltre a collage su cartone  realizzati con carta da recupero o preparata ad hoc secondo una tecnica specifica che non richiede l’uso del vetro protettivo.
Il genere pittorico realizzato da Botta in dieci anni di ricerca  rientra nel genere “composizionismo astratto” per gli elementi compositivi che ne delineano forma, linea, colore, valore totale, qualità della superficie, dimensione e direzione. “Tali elementi sono elaborati secondo un insieme di criteri – ha spiegato l’artista – allo scopo di rendere la composizione interessante e gradevole attraverso la dominanza determinata dal contrasto, il ritmo scandito dalla ripetizione, l’armonia e l’equilibrio scaturito dalla gradazione”.
Alla conclusione della sua esperienza lavorativa in Belgio quale dirigente di azienda industriale, Luciano Botta ha intrapreso una lunga ricerca pittorica partendo dall’apprendimento della tecnica dell’acquarello presso il Centro d’arte Joli Bois di Bruxelles. Nonostante le soddisfazioni acquisite attraverso l’espressione pittorica trasparente nei colori e versatile nella fissazione semplice della bellezza del paesaggio, nell’artista è nata l’esigenza di conoscere altri stili e soprattutto di approfondire la tecnica pittorica sia con la pratica in gruppi di studio e nelle aule accademiche del Belgio, sia partecipando a seminari  in Francia. Ha soggiornato per lunghi periodi presso il Pima Community College del sud Arizona  dove ha frequentato corsi di pittura risultati poi determinanti per la sua formazione artistica. Le numerosissime visite a gallerie d’arte e a musei europei e statunitensi gli hanno consentito di approfondire le varie correnti dell’arte moderna e contemporanea e di conoscere i grandi maestri dell’astrattismo italiano e americano.
Luciano Botta ha presentato i suoi quadri in numerose esposizioni personali e collettive, dalla mostra dell’acquerello al Rouje Cloitre di Bruxelles alla mostra mercato Arte Europea a Reggio Emilia, Artisti in fiera a Parma e a Piombino, allo Spring Art Show di Scottsdale in Arizona e recentemente presso la Galleria Cassiopea di Roma.
I quadri dell’artista rimarranno esposti al caffè Grand’Italia di via Principe di Napoli fino al 30 giugno.