“Un libro satirico, che riporta alla nostra mente episodi vissuti nelle aule scolastiche e che Luigi rappresenta con vigore in questo volume”. Con queste parole Roberto Perugini, presidente dell’associazione culturale Renzo Renzi, ha introdotto la presentazione dell’ultima fatica letteraria proposta da Luigi Di Giampaolo dal titolo “La storia, ma che storia è?”. A quasi due anni dall’uscita del suo primo libro “Eppure sono sopravvissuto!…e voi?”, l’autore tortoretano di nascita e braccianese di adozione si presenta nuovamente al pubblico per narrare con ironia e affetto l’approccio degli studenti di scuola media allo studio della storia. Il professore “maldestramente ribelle ai soliti canoni didattici” instaura un rapporto empatico con gli alunni e riesce a trasmettere loro, attraverso aneddoti, metafore e rappresentazioni, l’interesse per la particolare materia di studio. “Non è il docente che dalla cattedra impartisce nozioni – ha detto alla presentazione del libro Giuseppe Baldi, della casa editrice “La Caravella” che ha curato le due pubblicazioni – Di Giampaolo rompe la distanza tra chi insegna e chi impara mettendo in scena la storia e coinvolgendo i ragazzi in modo tale da far scordare loro di essere in un’aula scolastica. Sono orgoglioso di questo testo – ha aggiunto Baldi – perché è entrato a far parte della collana “Le Lampare”, il ciclo della casa editrice Scrittura libera”. Lo stile dell’autore, infatti, rivela la verve caratteriale dell’omonimo docente che propone un messaggio di libertà e di comune desiderio di crescita. “C’è spazio per conoscere e per ascoltare” i personaggi che hanno lasciato ai posteri la memoria delle loro imprese, e la narrazione del vissuto personale diviene allo stesso tempo un pezzo di storia da ricordare. Altrimenti la memoria si disperde con il passare degli anni, come Silvia Crocicchi ha voluto rappresentare nella copertina del libro, l’immagine di un senatore romano che si sfalda attraverso pagine di storia che volano via man mano che il tempo trascorre.
Iris Novello
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