Mai luogo per una mostra di giocattoli è stato scelto con migliore accuratezza. L’iniziativa dell’Associazione Culturale Sabate, inserita nel calendario invernale Giorniverdi del Parco di Bracciano-Martignano, ci ha consentito infatti di vedere e di ascoltare da Oscar Mattei, qualcosa che rientra sicuramente e a pieno titolo nella “cultura popolare”.

Diciamo subito che Mattei, romano da generazioni, è un vero e proprio personaggio: poeta, pittore, prestigiatore, micologo, paleontologo, collezionista di minerali, ricamatore (crea arazzi ed altro a soggetto sacro con ago e fili colorati, e una sua stola con i SS. Cirillo e Metodio è stata indossata da Papa Giovanni Paolo II). Inventore di giochi da tavolo (Il filo logico) e in particolare di rompicapo e test d’intelligenza, rinvenitore e collezionista di sculture naturali.
Ma soprattutto Oscar Mattei è l’ideatore e il  realizzatore della più “Grande Mostra dei giuochi di una volta”, la più grande rassegna antropologica d’Europa, che ha avuto grande successo ovunque e che è stata giudicata dalla stampa: “ Unico esempio in Italia di mostra veramente interattiva” e capace di far sognare piccoli e grandi.
Ha recentemente scritto, stampato e prodotto in proprio  una “ENCICLOPEDIA ILLUSTRATA DEL GIOCATTOLO NEI GIUOCHI DEI BAMBINI DI UNA VOLTA”.   Una coppia di volumi bellissimi contenenti più di 250 schede di giocattoli che vanno dall’A.C. fino al 1945/50; per ognuno è riportata una breve storia dello stesso, una foto, il modo di utilizzarlo, i disegni e le misure per ricostruirlo.
Chiarito sommariamente il “personaggio”, proviamo ora a descrivere i “capolavori” mostrati che non pochi ricordi hanno rievocato in moltissimi degli astanti, o almeno nei coetanei di chi scrive.
Giocattoli della nostra infanzia “auto costruiti” magari con l’aiuto di papà o di nonno: bastava un po’ di materiale di scarto e tanta fantasia per “creare” fionde, cerbottane, scoppietti, trottole, monopattini, lippe e carrettini di tutti i generi.
Oscar Mattei ha diviso i suoi giocattoli in alcune categorie: giuochi (ci tiene Oscar a scriverlo con la “u”) di movimento (carrettini, monopattini, etc), di lavoro (trattori, schiacciasassi, aerei) di guerra (pistole e fucili ad elastico, acchiappa serpenti, etc)  imitativi (referenti alla vita di tutti i giorni) di società (gioco dell’oca, filetto) di abilità (picchio con la corda, il ferretto) e perditempo (il fantascopio o l’elica della verità).
Detto così sembrerebbe un facile elenco di oggetti che abbiamo conosciuto e con i quali abbiamo sciolto le nostre dita in mancanza (per fortuna) del Nintendo o similare.
Difficile da esprimere è invece sicuramente l’emozione nel sentirceli descrivere e consegnare tra le mani da Oscar per nulla geloso delle sue “creature”.
Peccato che le poche fotografie inserite a corredo di queste note, non consentano di ravvivare la sensazione da noi provata nel girare e rigirare tra le mani questi piccoli capolavori.
Un doveroso ringraziamento lo dobbiamo senz’altro all’Associazione Culturale Sabate, che dal 1992 opera per la salvaguardia delle tradizioni locali,  per aver saputo promuovere questo incontro in una cittadina che sembra essere sempre più difficile da accontentare.
Un arrivederci invece nonno Oscar, magari alla prossima primavera, visto che i Consiglieri Giontella e Serami, presenti all’incontro, hanno entrambi manifestato interesse a riproporre l’evento qui ad Anguillara.