Lunedì, 13 maggio, nella sede della CGIL romana, a Piazza Vittorio si è svolto un incontro organizzato dalla segreteria regionale della Federazione Lavoratori della Conoscenza Roma Nord e Civitavecchia.
Il convegno “Problemi e prospettive future dei servizi per l’infanzia”, ha cercato di verificare lo status dei servizi scolastici in particolare per la fascia di età 0 – 6 anni, che comprende la scuola dell’infanzia (asili nido) e materna.
Gli argomenti posti all’attenzione degli utenti sono la qualità dei servizi, che subisce i tagli che da alcuni anni sono stati effettuati. In particolare il sindacato ha reso evidente come la precarizzazione della figura dell’educatrice ha compromesso il rapporto fiduciario che è indispensabile per una corretta educazione del bambino.
Ci sono strutture private di eccellenza – spiega Maria Grazia Orfei, responsabile regionale della FLC del comparto Scuola non statale – ma giacché gli appalti sono al ribasso, hanno notevoli difficoltà per continuare a operare, e sono costrette a non rispettare i contratti di lavoro. Nei nidi in concessione col Comune di Roma non è prevista la garanzia occupazionale del personale.
La deputata Maria Coscia, che ha ricoperto in passato il ruolo di assessore alla scuola nella capitale, ha lamentato l’assenza di una legge nazionale per la regolamentazione delle scuole dell’infanzia, che sono gestite dalle leggi regionali. Ha rivendicato l’azione intrapresa durante il suo mandato nell’amministrazione capitolina, con la realizzazione di strutture che accorpavano le scuole d’infanzia e materna, per garantire una continuità maggiore, con la stipula di accordi ritenuti all’epoca all’avanguardia anche rispetto alle strutture emiliane, da sempre tra le migliori della penisola.
Anche il vicepresidente della Commissione scuola di Roma Capitale, Paolo Masini, ha ribadito la necessità di pensare la fascia di età 0 – 6 come indivisibile. Ha ricordato inoltre come Obama, davanti alla crisi economica che ha colpito gli Stati Uniti, ha tagliato in altri settori, mantenendo (e incrementando) i fondi a disposizione d’istruzione e ricerca. Così ha fatto anche la Merkel in Germania, questa lungimiranza, però non è presente nel nostro Paese.
Abbiamo chiesto a Maria Coscia qual è la situazione della scuola nella nostra provincia. Lei ci ha risposto che a livello numerico siamo in linea con le regioni più virtuose, ma la qualità dei servizi è peggiorata notevolmente negli ultimi anni. In provincia inoltre c’è il problema delle difficoltà che hanno i comuni nel poter mantenere a un livello degno le strutture. A suo avviso i piccoli comuni dovrebbero stimolare la realizzazione di consorzi per gestire meglio le risorse disponibili, possibilità già prevista dalla legge regionale n. 59, che dovrebbe essere più applicata, tanto che si potrebbe prevedere di privilegiare nell’attribuzione dei finanziamenti i comuni che si associano tra loro.
Tra gli organizzatori dell’incontro vanno menzionati Luigi Celidonio, Segretario Generale FLC CGIL e la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo San Francesco di Anguillara, professoressa Laura Lauri, Vice Presidente del Comitato Direttivo FLC CGIL Roma Nord e Civitavecchia, da sempre impegnata nella difesa della scuola pubblica e promotrice di iniziative tese al miglioramento delle condizioni degli studenti e dei personale impiegato nell’istituzione. nel suo intervento ha tracciato un quadro della situazione, evidenziando le criticità e i punti sui quali ripartire.