Siamo abituati a maneggiarli, leggerli, trattarli male, cominciarli, finirli, rileggerli… Eppure è impossibile sapere sempre tutto sui nostri amati libri.

Ecco una serie di curiosità sui nostri cari amici: alcune sono davvero sorprendenti e rendono ancora più affascinante il mondo del libro e della letteratura.

Partiamo dall’origine della parola libro: essa deriva da liber, ossia il più interno dei tre strati che formano la corteccia degli alberi, sul quale gli antichi scrivevano. Il liber più usato era sicuramente quello della corteccia del papyrus egiziano.

Per quanto riguarda i titoli c’è da dire che i primi libri ne erano sprovvisti: infatti, per individuarli e distinguerli gli uni dagli altri, venivano usate le prime due o tre parole del testo.
Sono quasi un milione i libri che vengono pubblicati annualmente in tutto il mondo. E In Italia In tutto sono circa 60-70 mila.

Cinque curiosità sui libri

1. Papa Paolo IV nel 1558 istituì l’Indice dei libri proibiti, che altro non era che un elenco di pubblicazioni ritenute dannose per la fede e la morale e che quindi i cattolici non dovevano leggere, pena la scomunica. Abolito finalmente nel 1966, ne è derivato il comune modo di dire “essere messo all’indice”, cioè additato come persona da evitare ed allontanare.

2. Il romanzo più lungo al mondo è Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust. Più di quattromila pagine, oltre un milione di parole è suddiviso in sette volumi la cui pubblicazione avvenne tra il 1913 e il 1927.

3. Il libro più piccolo del mondo, leggibile senza lente, si trova nella Biblioteca Malatestiana di Cesena. Stampato a Padova nel 1897, misura 15×9 mm e contiene una lettera di Galileo Galilei a Cristina di Lorena, in cui lo scienziato sostiene che la teoria copernicana non è in contrasto con la fede.

4. Il romanzo più lungo al mondo è Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust. Più di quattromila pagine, oltre un milione di parole è suddiviso in sette volumi la cui pubblicazione avvenne tra il 1913 e il 1927.

5. Nessuno vorrebbe stare sul Libro nero: se si compare fra le sue pagine, significa che qualcuno ha deciso di farci la guerra. Il modo di dire risale alla Rivoluzione francese, quando i nomi dei condannati alla ghigliottina venivano annotati su un volumetto di quel colore.