Nell’ambito della Rassegna di Primavera 2012  sabato 21 e domenica 22 aprile alle ore 21 all’Auditorium Comunale di Bracciano andranno in scena due fulgidi esempi di teatro contemporaneo: “LABORATORIO DI CIECHI” di Lucien Descaves e “COMMEDIA” di Samuel Beckett.
Due parabole amare sulla condizione umana,  diverse tra loro ma collegate da un’aspirazione continua e inappagata alla luce e al buio. Con la regia di Marina Garroni, direttore Artistico dell’Associazione Culturale Il TeatrodiTalia, organizzatrice degli eventi.

Le rappresentazioni si inseriscono nell’ offerta culturale per  Bracciano, da sempre diversificata ed attenta alle esigenze di ognuno, come afferma l’Assessore alla Cultura Gianpiero Nardelli: “in questi anni abbiamo organizzato eventi culturali a 360°, che potessero soddisfare le esigenze di grandi e piccini: concerti jazz, rock e di musica classica, mostre di pittura e di fotografia, presentazioni di libri, laboratori ludici  e anche rappresentazioni teatrali.  Come questi due imperdibili appuntamenti,  brillante esempio di teatro contemporaneo cui vi invito ad assistere”. Le due soirée sono organizzate dall’Associazione Culturale il TeatrodiTalia, una delle tante associazioni attive sul territorio di Bracciano, che nasce con l’intento di diffondere la cultura teatrale e favorire i processi di socializzazione,  obiettivo condiviso e realizzato dall’Assessorato alla Cultura.

 Ecco una breve descrizione dei due spettacoli in programma:
 
IL LABORATORIO DI CIECHI
In una Parigi dei primi del secolo scorso, degli operai ciechi lavorano a confezionare spazzole in un vecchio scantinato, con una finestrella che li sovrasta in un’inutile promessa di luce. Mentre il direttore del laboratorio impone pesanti turni di lavoro, ricordando a ognuno la sua condizione d’inferiorità, tra gli operai cova un senso di ribellione e un potente quanto irrazionale anelito di libertà. La situazione precipita fino ad un funesto, assurdo epilogo. Una parabola amara sulla condizione umana, attraverso un livido alternarsi di luci e ombre, sussurri e grida.

COMMEDIA (“Play”)
Imprigionati in una situazione che fa pensare ad un girone infernale e perseguitati da una luce che li colpisce a turno, un uomo e due donne, di cui vediamo solo i volti, sono condannati a ripetere all’infinito, senza ascoltarsi tra loro, la storia dell’adulterio che li ha legati in un’esistenza ormai lontana. Attraverso il meccanismo della ripetizione suggerito dall’autore si crea un inquietante effetto circolare, un intrecciarsi di parole senza inizio né fine, gridate da chi vorrebbe sprofondare nel buio ed è obbligato alla luce.