Domenica 27 febbraio, alle ore 18 presso la Sala Polivalente di via Ivon De Begnac, ottavo appuntamento della stagione concertistica dell’Associazione Massimo Freccia. “Solisti in Quintet” propone un’immersione totale nel più autentico spirito viennese attraverso due capolavori della musica da camera, accomunati dalla stessa tonalità di La maggiore: il Quintetto per clarinetto e archi K581 di Mozart e il Quintetto op.114 “La Trota” (Die Forelle) per pianoforte e archi di Schubert.
In Mozart si potranno ascoltare Sergio Cozzi al clarinetto, Alessandro Fanfoni e Carlotta Nobile al violino, Irene Gizzi alla viola e Francesco Marquez al violoncello mentre ne “La Trota” si esibiranno Paolo Ciogli al pianoforte, Massimo Bacci al violino, Irene Gizzi alla viola, Francesco Marquez al violoncello e Maurizio Bucci al contrabasso. Mozart aveva sempre amato il clarinetto ma la conoscenza e l’amicizia con Anton Stadler, il più grande clarinettista del tempo, ispirò non solo la composizione del Quintetto in La maggiore ma anche del Trio e del noto Concerto K662. La scrittura mozartiana raggiunge livelli straordinari per la parità di dialogo tra le voci e l’assoluta fusione timbrica, come spesso accade nella musica del salisburghese le arditezze compositive appaiono naturali e mai superflue. Pagina indimenticabile è il Larghetto nell’atmosfera notturna delle sonorità in sordina, concepito, nella purezza e linearità del linguaggio, come un intreccio di respiri tra il clarinetto e gli archi.  Il Quintetto op. 114 “La trota” di Franz Schubert è stato composto nel 1819 ma pubblicato solo nel 1829, un anno dopo la morte del musicista.
Questa composizione in cinque movimenti, estremamente  elegante, equilibrata e brillante, è una vera Serenata per complesso da camera ed è pervasa da un’atmosfera limpida e meditativa dove primeggia il lirismo e la poesia della melodia. Il Quintetto vede la sua stesura nella cittadina austriaca di Steyr dove Schubert raccoglie l’invito a scrivere delle variazioni sul suo Lied Die Forelle (che diventeranno il quarto movimento del Quintetto, il tema, enunciato dai soli archi, con cinque variazioni)  dal suo conoscente Sylvester Paumgartner, violoncellista amatoriale, organizzatore di serate musicali ed  entusiasta di questo Lied.
L’Orchestra giovanile Massimo Freccia sarà la protagonista del prossimo appuntamento del 20 marzo, sempre alla sala Polifunzionale di Ladispoli, con un grande concerto multimediale diretto da Sergio Cozzi con musiche di Vivaldi, Mozart e due suite tratte dalla colonna sonora di Williams per “Harry Potter” e dalle musiche di Badelt per “I pirati dei Caraibi”, il tutto in interazione in tempo reale con il video.